venerdì 30 novembre 2007

I Tamarri nella Storia





La parola tamarro, deriva dall'arabo "Tammar", il cui significato era mercante di datteri. In seguito con la dominazione araba nel sud italia , questa parola si diffuse, ed entrò a far parte dei dialetti, in particolare quello calabro-siculo, dove se in Calabria "Tàmmaro" significa "stupido" (a ragione), in sicilia "'ntamari" significa "sbalordire".

Da quì nasce il nome di questi insulsi individui...però non dico che derivano dai mercanti di datteri, perchè offenderei i mercanti di datteri che magari sono più astuti di 'sti tipi e senz'altro molto più corretti.


Passiamo adesso ai sinonimi di tamarro:
tarro, tauro, jauro, zarro, zaccaro, maranza, paninaro (utilizzato soprattutto negli anni Ottanta e Novanta), maraglia, nagana, sgrauso, truzzo (voci di area prevalentemente settentrionale), gabibbo (termine usato a Genova e derivante dalla lingua ligure per indicare gli stupidi. Gabibbo, infatti significa "stupido"), burino, boro, coatto e zauro, (d'uso prevalentemente romano), zanniero (usato nel Foggiano per indicare metaforicamente un individuo dotato di zanne, a sottolinearne l'aggressività), zasso, cozzalo, zagno e cheyenne (d'uso strettamente pugliese), zallo, ciaonè, tabbozzo, tazzorro, peones e tascio(d'uso siciliano), Modaiolo, Housettino,Paninaro, Punk (neologismi).




Adesso percorriamo la storia dei tamarri:




(immagine grande: http://img239.imageshack.us/img239/7130/tamarrinstoriasr5.png)



Prima della seconda guerra mondiale, e, in particolare, prima degli anni '50, si doveva stare molto attenti a rispettare il decoro cittadino. I ricchi lo rispettavano sin dalla nascita, ovvero bambini, giovani e adulti dovevano comportarsi allo stesso, medesimo modo: cortesia, eleganza, correttezza (Le donne dovevano fare la "riverenza"), raffinatezza, e qualsiasi cosa si adattasse a un nobile proveniente da famiglia nobile. I ceti medi e bassi dovevano imitare, nelle possibilità i nobili, quindi nel comportamento cercavano di essere più corretti possibile, specie se l'interlocutore era un nobile. Magari tra di loro la maniera di parlare, di vestirsi e di comportarsi in genere era diversa.


Siamo negli anni '20, arriva il fascismo, che se da un lato crea dei danni seri, dall'altro risana i trasporti, le infrastrutture, la giustizia e molto altro. Tuttavia dopo poco ecco che scoppia la guerra, che porta morte, dolore, fame e sterminio in tutte le forme possibili. Portare a casa il pane e nel contempo restare vivi era già un lusso enorme, per l'epoca.


Finisce la guerra. Il dopoguerra è un pò più difficile, ma arrivando agli anni '69-'70 cominciano i dolori.














GLI HIPPIE



In america nascono gli Hippie (o Hippy), ovvero i "giovani ribelli e figli dei fiori". Loro proclamavano la pace (ovviamente non è vero..magari avevano qualche fucile nascosto...)












Usavano portare capelli, barba e baffi lunghi (in particolar modo i maschi), e ascoltare musica particolare.


Facevano anche uso di droghe leggere (hashish e mariuana), pesanti (cocaina) e pesantissime (LSD), inoltre la loro attività sessuale era estremamente libera e non c'erano assolutamente limiti di alcun tipo. Ciò fà comprendere il perchè della diffusione dell'AIDS in tutto il mondo



Dal 1971 a Copenaghen esiste un quartiere interamente gestito da Hippie. Le istituzioni che loro rinnegano, vengono chiamate Enstablishment.







I PANINARI








Arrivano gli anni '80 e a Milano sta per succedere qualcos'altro:



Nascono i Paninari, gruppi di giovani alla moda, e americanizzati, che formano delle vere e proprie "microcriminalità organizzate". Queste bande prendono il nome di vie e discoteche famose a Milano...Sono inoltre capeggiate da personaggi appositi. l'argomento "paninaro" meriterebbe un capitolo a parte, ma per ora ne accenniamo soltanto. Comunque i paninari si sparsero anche in altre regioni d'italia come l'emilia romagna e Lazio, dove venivano chiamati "Tozzi"







I PUNK (O PUNKABBESTIA)



Siamo a fine degli anni '70 quando nascono i Punk in inghilterra e negli USA.




Punk è un termine inglese (che come aggettivo significa di scarsa qualità, da due soldi) e così si vestono i Punk....con qualsiasi cosa faccia (a loro dire) scandalo e di conseguenza ripugni... meglio che non dica la mia opinione personale sui punk, non è che mi ripugnino (come sperano loro)...mi fanno solo pena...mi sembrano dei matti usciti dal manicomio :D...poverini...chissà come soffrono...AHUHAUHAUHA...poveerriiiiniii dicono di avere problemi, e di reagire così...mah...chissà...



Comunque, tornando seri, il termine Punkabbestia, deriva dal toscano dove si usa "a bestia" per rafforzare qualcosa. Quindi "Punk a Bestia" significa "punk a tutto spiano", "più punk del punk", e via dicendo...comunque sia essi si dedicano solo alla droga e almeno non vanno a rompere le scatole al prossimo.







I TRUZZI MODERNI



Ed eccoci felicemente (si fà per dire) arrivati ai giorni nostri. Ovviamente esistono ancora Hippies, Punk e Paninari in tutta italia, ma in modo molto ristretto rispetto agli anni di sviluppo di questi movimenti. Oggi invece si dà vita a un nuovo tipo di truzzaggine, che, al contrario dei suoi predecessori, tende ad agire dall'interno della società e a frammentarsi, pur restando negli stessi ideali.



I gruppi moderni di tamarri sono gli ultras,di cui si sente tanto parlare in questo periodo, i no-global , e vari movimenti filo politici sia di destra che di sinistra, preceduti dalla parola giovani. Ci sono anche gruppi non definiti a cui ho provveduto io a dare un nome:



Neopatrizi i Neopatrizi sono giovani di un certo status sociale, che oltre a fare i sapientoni e a dimostrarsi superiori a tutti, sono dediti alla moda e allo shopping, nonchè ai pettegolezzi. Amano anche la vita mondana e di classe, e i programmi tv.






CityGov Deriva da "City Govern" e sono giovani che vanno rigorosamente in piazza, attenti alla moda, amano il fumo, l'alcool e le discoteche, tendono a concentrarsi nelle piazze cittadine, e non è raro incontrarvi dei neopatrizi. Il modo di vestire è alla moda, ma al tempo stesso lussureggiante e provocante. I CityGov tendono ad escludere chiunque non la pensi come loro, e non ne sappia nulla di moda.



Newmala I Newmala, sono i modaioli degli strati sociali più bassi. Vestono alla moda, per quello che possono permettersi, ma si dedicano a bullismo, furti, scippi e rapine.



Questi nuovi gruppi appena citati, appartengono ad un'unico movimento, insieme a quelli precedentemente detti, che, al contrario dei vetusti Hippies, o degli strani Punk, si mimetizzano al pubblico esterno, apparendo così come giovani innocenti e incoscienti. Ciò è dovuto al fatto che gli Hippies e i Punk sono stati criticati e marchiati come criminali (diciamo le cose giuste: lo sono!) idem per gli Ultras e i No-global. Quindi essi si fanno ugualmente notare, ma senza dar troppo nell'occhio, e fingendo di essere brave persone.



A questo punto io darei loro il nome "Young Snakes" (giovani serpi) che si adatta, a mio avviso, a sostituire il "Giovani" dentro il quale ci sono anche alcuni che non c'entrano nulla al discorso appena fatto.



Vediamo come veste un tamarro modello:









Beh, che dire di più? Io sarò sempre ostile e contrario a questa gente, e se loro sono nemici giurati a me, mi auguro che io sia il loro nemico giurato. Li detesto con tutto il cuore e li combatterò con tutti i mezzi possibili.



Scusate se questo articolo è stato fatto "lievemente" a carattere personale, ma le mie idee sono queste, e i tamarri purtroppo esistono davvero e non sono fantasie.






LOTTA AI TAMARRI!!






Saluti.

















giovedì 22 novembre 2007

Un saluto dal Barbapedana...


Ciao a tutti ragazzi...domani parto per Pisa, dove incontrerò Federico, il mio migliore amico. Partirò col treno delle 16.15 e dopo un lungo viaggio (fino alle 6 del mattino) arriverò a pisa. Perciò vi darò un saluto alla maniera del barbapedana, il cantastorie milanese:


Un salüt ai tamarrùoli
Un salüt anca ai cretini
Un salüt ai pülpetton
e Un salüt ai siciliani

Mi parto per la Pisa
Con la tor che la pende
te g'ha cambià la camisa
che l'è la pü bela città

Mi andrù via da la sicilia
anca sol per ona giornata
Lassà questi cari büsecconi
l'è ona vera meraviglia

Non vedrù minga il naviglio
Non vedrù minga il tevè
vedrù bene el sü naviglio
Il grande Arno andrù a vedè

Ma vialter cari pülpettoni
statevi a sbrindelà li Öcc
statevi a sbrindela li calzoni
ma visità el paes de li allocc

Ma vialter care Santarèline
statevi a truccà li Öcc
statevi a piangè come nininne
ma visità el paes de li allocc


Bene...adesso prendete il vocabolario Milanès-Italiano..e buona fortuna!


martedì 20 novembre 2007

Quando fà comodo dare del pazzo...




Pochi dei giovinastri, che girano per le città coi loro scooter e i loro capelli a spazzola, ricorderanno il film, "il medico dei pazzi", dove un parente del sindaco di roccasecca (i cui panni sono vestiti dal principe della comicità, totò), fà credere a quest'ultimo che la pensione in cui abita sia un manicomio, che gli inquilini siano pazzi e che lui ne sia il direttore. Il povero malcapitato, durante l'assenza del proprio parente, visita la pensione, incontra gli inquilini e, credendoli pazzi, fà tante promesse che non saranno mantenute, sino all'arrivo del parente, che si trova costretto a chiarire tutto.
Benchè questo film non abbia riscosso particolare successo, a causa delle riprese fatte in tre sole settimane, e della ripetitività delle situazioni e delle gag comiche, fà riflettere molto su alcune concomitanze con la vita reale.
Ma dobbiamo staccarci dal comico totò e fare un salto nella rossissima cina degli anni '50 per capire qualcosa, dove la situazione non è poi così comica.


Siamo precisamente a Hong Kong, dove risiede un certo Edward Hunter Jr., corrispondente americano di un giornale di Miami che nota lo strano comportamento di alcuni cinesi (successivamente anche coreani) e successivamente ne pubblica le interviste su un particolare quanto famoso libro: "Brain-Washing in the red china. The calculated destruction of men's minds" ("Lavaggio del cervello nella cina rossa. La distruzione calcolata della mente umana").
"Brain Washing" (in italiano "Lavaggio del cervello") è la traduzione della parola cinese "hsi nao ", che in realtà significa "purificare la mente". Così veniva chiamato (impropriamente, a mio avviso) il sistema per "convincere" i cinesi, ad amare l'allora dittatore Mao Tse Tung ed il comunismo, evitando, quindi rivolte.

Questo "metodo" veniva praticato in due modi:

Il primo, consisteva nel far credere ai popolani, nel caso vi fosse stato un'eventuale sobillatore, che egli era pazzo, e gli veniva detto più volte, pubblicamente, finchè anche lui non si convinceva di esserlo.

Questo metodo era usato anche nei giovani, che fin da piccinini, venivano addestrati a rispettare mao e il comunismo. Le sue effigi erano ovunque, nelle scuole si leggevano i suoi scritti, e chiunque osava dire qualcosa contro, subiva dure punizioni. Oltre a ciò, i concetti venivano ripetuti moltissime volte per persuadere i malcapitati.
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Citazione:







« Uno studente ha così descritto il processo: "A forza di usare
gli stessi schemi verbali per tanto tempo, si è così abituati ad essi che se ne
è incatenati. Pur non ammettendo di aver adottato questo tipo di ideologia, in
effetti una persona se ne serve inconsapevolmente, quasi automaticamente. Era
tale lo stato di confusione nella mia mente, che non avrei potuto dire o fissare
in che cosa credevo.". »
(Robert J. Lifton, "Brainwashing in perspective, in New Republic" 13 maggio 1957)






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Il secondo metodo, invece, era quello della forza bruta. I sobillatori e tutti coloro che erano contrari al comunismo, venivano messi in dei lager chiamati "Laogai".

Il giovane ventiduenne Zhang Xianliang, arrestato con l'accusa di essere un poeta (Ebbene sì, era vietato anche questo), racconta la vita al suo interno:
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Citazione:





« Gli uomini del nostro gruppo cominciarono a morire uno dopo
l'altro. Se ti alzavi al mattino e scoprivi che il detenuto accanto a te era
morto, dovevi riferirlo al capogruppo nel modo seguente: "Capogruppo, il tale è
morto". Qualunque cosa accadesse, non dovevi mai dire: "Capogruppo, è morta
un'altra persona!". Chi non è stato nei campi negli anni sessanta non può capire
questa sottile differenza linguistica. [...] "Hai detto che un'altra persona è
morta! E questo cosa dovrebbe significare? Se una persona è morta, è morta,
perché insisti aggiungendo un'altra? Vuoi gettarci fango addosso, prenderti
gioco della situazione altrui? Perché ti preoccupi di un'altra persona morta e
non di un'altra persona che è stata completamente
rieducata?" »
(Zhang Xianliang, "Zuppa d'erba" 1996)




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I cinesi erano consenzienti a quanto accadeva a loro, ai loro amici, ai loro fratelli o sorelle, ai loro parenti sia perchè qualsiasi loro opposizione, oltre ad essere stata vana li avrebbe condannate alla morte sicura, sia perchè "le sfere alte" ponevano queste "rieducazioni" nel seguente modo:
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Citazione:







« Ciò che a noi sembra un complesso di manovre coercitive è per
i comunisti un'esperienza che eleva moralmente, mette in armonia e risana. [...]
Siamo così di fronte ad una manifestazione di totalitarismo, ad una politica
arbitraria in uno Stato monolitico; ma, al tempo stesso, di fronte al prodotto
di un potente movimento ideologico, di una mistica pseudoreligiosa che crea sia
le esigenze che il fervore atto a realizzarle. »
(Robert J. Lifton, "Brainwashing in perspective, in New Republic" 13 maggio 1957)




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Qualcuno potrebbe obiettare che i "fattacci" sono avvenuti anni fà, sia che il "buon vecchio Mao " lo faceva per bene, anche se per le sue azioni, Hitler in confronto era un'angioletto, ma in ogni caso tutte queste cose (ad eccezione, forse, dei lager) esistono ancora. Oggi il dare del pazzo a qualcuno, serve per screditarlo agli occhi degli altri, per farlo dubitare di se stesso, e per "attaccare" qualsiasi idea contraria alla propria. Tutti quei giovani morti per bullismo, tutti quei suicidi, omicidi e via dicendo, sono causati da questo "lavaggio del cervello" che, in una civiltà dove vige la schifosa regola animale dove il più forte vince, il più forte usa il lavaggio del cervello per sopprimere il debole e portarlo realmente alla pazzia o alla morte.


In ogni caso la verità è una sola: hanno chiuso i manicomi perchè han fatto credere che i pazzi non ci stanno più, mentre i veri pazzi sono dovunque, in qualsiasi strato sociale e in qualsiasi carica sociale, e tentano ogni giorno di uccidere i sani, che trascorrono ogni giorno della loro vita combattento sino allo stremo per sopravvivere. Quando i forti raggiungono il culmine, allora segue il gesto estremo che mette fine alle sofferenze. Gran parte di questi pazzi sono i tamarri e i modaioli i quali davvero, più che umani dovrebbero definirsi animali.

lunedì 19 novembre 2007

Benvenuti!!!

BENVENUTI A TUTTI NE "Il Paese Degli Allocchi"!


Salve a tutti! Benvenuti nel mondo dove si parla di politica, di passioni, di computers, di sogni, di musica, insomma, di tutto un pò. Mi raccomando, non confondetelo col solito blog tamarroide, tutto colorato e pieno di caxxate! Questo è un blog un pò particolare, il primo serio, forse, esistente in Italia.

Vi posto un pò di regolamento per i commenti:



------------------------INIZIO REGOLAMENTO------------------------


REGOLAMENTO:



I. Vietato inserire SpamM(***RoSaNeRa*** docet) di qualsiasi carattere.

II. Vietato linkare siti a carattere pornografico, razziale o comunque illegale.

III. Vietato scrivere commenti negativi contro il seguente blog! Se non vi piace,

iscrivetevi ad un'altro sito, oppure mandate le vostre e-mail quì:

ilpaesedegliallocchi@email.it .



------------------------FINE REGOLAMENTO---------------------------


Beh...Ragazzi che dirvi...buona lettura, e spero che sia di vostro gradimento.

Ah, mi chiedete il perchè del nome: "Il paese degli allocchi"?


Beh... vi mostro qualche immagine di classico "Alloccus Italicus":








E il paese? Beh...è questo:







Ciao a tutti!